Rrose #03

Rrose numero 3. Non è vero che non c’è 2 senza 3, come non è vero che la gatta ci lascia lo zampino. Le regole sono saltate. Sì, ovvio, 2 più 2 fa sempre 4, ma puoi anche percepirlo come fosse un 5 o un 1, a seconda dei casi (stati d’animo?). Oggi conta (anche in senso matematico) il percepito. Si è cominciato con le temperature e poi l’illusione ha coinvolto tutto. Nel numero 2 di Rrose abbiamo scritto che la nostra redazione ha in mente altre specialità della casa (editrice), oltre alla rivista. Le specialità ci sono.
Abbiamo chiesto ad alcuni distributori di libri di far viaggiare un libro edito da Rrose Sélavy.
Ci hanno risposto che si deve già avere da un minimo di 3 ad un massimo di 10 libri per iniziare la diffusione. Alla faccia delle start-up! Per aprire una casa editrice devi essere casa editrice, e neanche tanto piccola. Sa un po’ del mitico e schizzato Comma 22: “Solo chi è matto può chiedere di essere esonerato dalle azioni di guerra, ma chi chiede di essere esonerato non è matto”. Noi, che siamo contro tutte le porche guerre, andiamo avanti. Siamo pure arrivati in Cina e negli Stati Uniti (non c’entra la par condicio), con un pittore e con un poeta fotografo. E con meravigliosi costumisti, scrittori, poeti, fotografi, illustratori, registi, coreografi, grafici, scenografi, disegnatori, giornalisti. Tutto via internet. Quanto a vita percepita, il www ha la sua parte importante. 
Il tema di questo Rrose n. 3 è la “messa in scena”. Speriamo che qualche applauso possa venir fuori. Battere le mani. Non è forse uno dei modi più strani per manifestare la nostra approvazione? Alla fine di uno spettacolo si applaude, alla fine di un evento si applaude. Anche ai funerali. Le regole sono saltate, ovunque. Il brutto di tutta la faccenda è scambiare un’abitudine per una regola. Fare determinate cose sempre a quell’ora lì. Abitudine. Crediamo che sia la strada più dritta per arrivare all’indifferenza. Disabituiamoci! Per adesso godetevi Rrose numero 3, e percepitelo come pare a voi. Buona lettura.

Art direction & graphic design, 2012
Foto del progetto: Andrea Barchiesi, Tadao Studio
Omaggio a Saul Bass
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